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Possono chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza (iure-sanguinis) presso questo Consolato Generale i cittadini stranieri maggiorenni che hanno un ascendente italiano, e che siano residenti in Belgio.

I diritti per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne sono pari a €300. L’eventuale esito negativo della pratica non dà diritto a rimborso.

 

Il procedimento amministrativo per il riconoscimento della cittadinanza italiana sarà completato entro 24 mesi dalla data di presentazione della domanda, come stabilito dalla normativa vigente (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 33 del 17/01/2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18/03/2014).

 

COME PROCEDERE:

Gli interessati dovranno costituire il dossier completo con i seguenti documenti:

  • modulo di richiesta di riconoscimento della cittadinanza(non firmare né datare),
  • copia del permesso di soggiorno belga
  • copia del passaporto
  • certificato di nascita integrale rilasciato dal Comune italiano dell’ascendente nato in Italia, dal quale dovrebbe derivare la cittadinanza. Nel caso in cui ciò non fosse possibile (es. i registri nazionali di stato civile siano stati istituiti dopo la nascita dell’ascendente), il certificato di battesimo potrà sostituire quello di nascita
  • certificati di nascita, matrimonio e decesso di tutti i discendenti a partire dallo stesso richiedente. Tutti i predetti certificati devono presentare l’apostilla sia sul documento in lingua originale che sulla traduzione oppure qualora l’apostilla non fosse applicabile per il paese in questione, questi dovranno essere legalizzati, prima dalle competenti Autorità locali di emissione, poi dall’Autorità consolare italiana nel paese di formazione dell’atto, la stessa autorità consolare dovrà legalizzare anche la traduzione italiana.
  • Certificato negativo di naturalizzazione emesso dal Paese di emigrazione, attestante che l’ascendente non si è mai naturalizzato.

 ATTENZIONE:

  • La linea genealogica di trasmissione della cittadinanza si interrompe se passa attraverso una donna italiana che dà alla luce un discendente prima del 01/01/1948.
  • Se l’ascendente si fosse naturalizzato (ovvero abbia preso la cittadinanza di un altro paese), è necessario che nel predetto certificato sia ben evidenziata la data della naturalizzazione. Detto certificato deve essere legalizzato tramite apostilla o essere legalizzato e tradotto secondo le modalità sopra evidenziate.

In caso di naturalizzazione negativa, la dichiarazione deve fare menzione di tutte le variazioni eventualmente occorse nel nome e/o nel cognome dalla prima persona della famiglia nata in Italia. In caso di naturalizzazione positiva, la linea genealogica di trasmissione della cittadinanza si interrompe se detta persona si è naturalizzata prima della nascita del suo discendente.

I documenti originali non saranno restituiti.